La durata di un brevetto varia a seconda della tipologia di invenzione, ovvero industriale o per modello di utilità. Quindi dopo la concessione bisogna tenere in considerazioni vari aspetti legati al mantenimento e alla scadenza.

Quanto dura un brevetto?

I diritti di proprietà industriale hanno una durata di 20 anni dalla data di deposito nel caso di brevetti per invenzione industriale, 20 anni dalla data di concessione nel caso di privative per nuove varietà vegetali, di 10 anni dalla data di deposito per modelli di utilità, a partire dalla data del deposito; a due condizioni: che il suo oggetto abbia attuazione e che siano regolarmente pagate le relative spese di mantenimento.

​Durata brevetto: cosa prevede la legge?

La legge prevede che l’oggetto del brevetto deve essere attuato entro tre anni dalla data di concessione del brevetto e che l‘attuazione non deve essere sospesa per più di tre anni consecutivi. Attuazione significa fabbricazione e vendita in Italia o importazione e vendita in Italia di oggetti prodotti in uno Stato membro dell’Unione Europea e/o in uno Stato membro dell’Organizzazione Mondiale del Commercio; significa cioè che, se il richiedente o i suoi licenziatari non hanno provveduto a fabbricare o importare da tali Stati l’oggetto del brevetto e a metterlo così in circolazione nel territorio dello Stato in misura tale da non risultare in grave sproporzione con i bisogni del Paese, non è stata soddisfatta questa imposizione di legge (art. 69 CPI), e pertanto è possibile la concessione di una licenza obbligatoria (art. 70 CPI), o, nel caso di persistente mancata attuazione, la decadenza del brevetto.

E’ chiaro lo spirito di questo articolo di legge, il quale tende a fare sviluppare l’industria e a evitare che, per interesse personale (ad esempio, solo per consentire al titolare del brevetto di sfruttare i suoi vecchi impianti), invenzioni magari importanti non vengano attuate, bloccando così il settore per tutti i 20 anni di durata del brevetto.

Come pure appare evidente, contrariamente a quanto generalmente credono gli inventori, che una procedura di concessione lunga è favorevole all’inventore: infatti, poiché il termine per l’attuazione decorre dalla data di concessione del brevetto, più questa è lontana dal giorno del deposito, più lungo è l’intervallo di tempo in cui l’inventore gode della protezione brevettuale senza l’obbligo dell’attuazione. Il legislatore si è preoccupato anche del fatto inverso, stabilendo che nel caso la concessione sia molto rapida (meno di un anno) il termine di tre anni dalla concessione possa essere sostituito dal termine di quattro anni dalla data di deposito, se quest’ultimo termine scade successivamente al precedente.

​Durata brevetto e tasse di mantenimento

Le tasse di mantenimento presentano un importo variabile in maniera crescente con il tempo e che differisce tra Stato e Stato.

Inoltre, per i vari brevetti nazionali può essere anche diverso il momento in cui è necessario pagare.

Le spese di mantenimento di un brevetto (da intendersi non più come tasse sulle concessioni governative, abrogate, ma come corresponsione dei diritti di mantenimento in vita del brevetto) devono essere regolarmente pagate:

  • se si è ottenuto un brevetto per invenzione, con cadenza annuale, a partire dal quinto anno dalla richiesta di brevettazione (le prime quattro annualità sono incluse nella tassa di deposito / comprese nei costi della domanda stessa)
  • se invece si è ottenuto un brevetto per modello di utilità, occorre pagare contestualmente al deposito della domanda cinque annualità e dopo cinque anni pagare le altre cinque, per cui complessivamente si fanno al massimo due versamenti.

Nel caso di brevetto per invenzione ciascuna annualità deve essere pagata, anticipatamente e a partire dal quinto anno, entro e non oltre l’ultimo giorno del mese anniversario del deposito della domanda (se un brevetto è stato depositato il 10 luglio 2012 i diritti di mantenimento in vita andranno versati entro il 31 luglio degli anni successivi alla fine del quarto, a partire dal 31 luglio 2016 e fino al 31 luglio 2031) o, corrispondendo la sovrattassa a titolo di mora (euro 100,00) anche entro l’ultimo giorno utile del semestre successivo.

I diritti di mantenimento in vita per i brevetti d’invenzione, i modelli di utilità e i disegni e modelli, ove già maturati alla fine del mese in cui è rilasciato l’attestato di concessione oppure maturati entro la fine del terzo mese successivo, sono pagabili entro quattro mesi dalla fine del mese di detto rilascio (art. 227 del CPI, come modificato dal D.Lgs.131/2010, comma 2)Trascorsi sei mesi non è più possibile rimediare alla dimenticanza, salvo ipotesi rarissime ed eccezionali (procedura di ripristino).

​Importante sapere:

Se l’ annualità non viene pagata nei termini il brevetto decade e con esso il diritto del titolare al suo utilizzo esclusivo. Il brevetto, in altre parole, diviene di pubblico dominio.
Chiunque può provvedere al pagamento dell’annualità dovuta.
Possono effettuarsi più pagamenti anticipati ma solo nel caso in cui gli stessi si riferiscono allo stesso brevetto.

Durata ​brevetto europeo

Anche se sono necessari molti mesi prima che la domanda di brevetto venga accolta (o magari respinta) in questo periodo si può attuare l’invenzione, venderla o darla in licenza.

Si può inoltre agire contro un contraffattore anche sulla base della sola domanda di brevetto pubblica facendosi assistere da un avvocato esperto della materia per evitare errori che potrebbero pregiudicarne l’esito.

Nel caso della domanda di brevetto europeo se si vuole, ad esempio, iniziare una causa di contraffazione in Italia sarà necessario procedere prima alla pubblicazione presso l’UIBM della traduzione italiana del testo delle rivendicazioni che, altrimenti, non sono opponibili a terzi.

Il brevetto europeo dura 20 anni che decorrono dalla data di deposito

E’ inoltre importante: dopo che il brevetto europeo è stato concesso e nazionalizzato non si pagano più le tasse all’EPO ma per mantenerlo in vita si dovranno pagare le tasse annuali stato per stato in ogni nazione in cui si è scelto di convalidarlo.

Durata brevetto: rinnovare un disegno o un modello

Nel caso di disegni e modelli i diritti di proprietà industriale hanno durata quinquennale. Possono tuttavia essere rinnovati per altri 4 quinquenni, così da poter arrivare a una protezione complessiva di 25 anni. L’unica condizione è che siano regolarmente pagate le relative spese di rinnovo, da intendersi non più come tasse sulle concessioni governative, abrogate, ma come corresponsione dei diritti di mantenimento in vita del brevetto.

I versamenti devono essere effettuati anticipatamente entro e non oltre l’ultimo giorno del mese anniversario del deposito della domanda: così, se un disegno o modello è stato depositato il 10 luglio 2012, le spese di rinnovo per il successivo quinquennio andranno versate entro il 31 luglio del 2017, e poi nuovamente, sempre entro il 31 luglio, ogni 5 anni.
Qualora il termine di scadenza fosse trascorso, il pagamento è ammesso nei sei mesi successivi, con l’applicazione di un diritto di mora. Decorso tale periodo è possibile recuperare il diritto decaduto tramite la procedura di reintegrazione prevista dall’articolo 193 del CPI o di continuazione prevista dall’art. 192 del CPI.

Se il versamento non viene effettuato il diritto di proprietà industriale sul disegno o modello decade e non ha più alcun valore: diventa inutilizzabile e impossibile da difendere.

Chiunque può provvedere al pagamento dei diritti di proroga da corrispondersi tramite pagamento all’Agenzia delle Entrate esclusivamente attraverso l’utilizzo del modello F24.

L’attestazione di versamento dei diritti relativi al mantenimento in vita deve essere conservata in originale.