Il Decreto Crescita, approvato per la seconda volta dal Governo il 24 aprile 2019 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 aprile, e divenuto effettivo dallo scorso 1 maggio 2019, prevede regole per la tutela del Made in Italy e interessanti misure di contrasto al fenomeno dell’Italian Sounding.

Cosa si intende per Italian Sounding?

Il patrimonio agroalimentare italiano è unico al mondo per qualità ed assortimento. La cultura gastronomica e i prodotti agroalimentari italiani sono famosi ed apprezzati dai consumatori di molti paesi.

Come conseguenza di questa popolarità, è cresciuta via via negli anni un’economia parallela che, sottraendo quote di mercato ai prodotti tutelati, determina pesanti danni alle aziende italiane.

Con il termine Italian sounding si intende dunque il processo di diffusione di prodotti che presentano nomi, loghi, colori o slogan riconducibili all’Italia ma che di fatto non hanno nulla a che vedere con l’autenticità dei prodotti “made in italy”. L’obiettivo dei prodotti Italian Sounding è quello di richiamare l’attenzione del consumatore su un prodotto che evochi la qualità e l’appeal del prodotto italiano attraverso l’utilizzo di parole italiane o altri richiami più espliciti al nostro paese.

A livello mondiale, il giro d’affari annuo dell’Italian Sounding è stimato in circa 90 miliardi di euro l’anno (247 milioni di euro al giorno), comunque oltre il doppio dell’attuale valore delle esportazioni italiane di prodotti agroalimentari (23 miliardi di euro). Ne consegue che almeno due prodotti su tre commercializzati all’estero si riconducono solo apparentemente al nostro Paese.
Le aziende estere che utilizzano impropriamente segni distintivi e descrizioni informative e promozionali che si rifanno in qualche modo al nostro Paese, adottano tecniche di mercato che inducono il consumatore ad attribuire ai loro prodotti caratteristiche di qualità italiana che in realtà non posseggono, concorrendo slealmente nel mercato ed acquisendo un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza non solo italiana.
In Italia vigono regole rigide sulla produzione agroalimentare, il cui obiettivo è quello di tutelare l’alta qualità dei prodotti oltre che la salute dei consumatori. “Made in Italy”, quindi, sta ad indicare non solo un prodotto di qualità, ma anche un prodotto sicuro. Gli altri prodotti, apparentemente italiani, non possono, in principio, ritenersi comunque tali.

Decreto Crescita 2019: le novità previste

Nello specifico l’articolo 32 del Decreto Crescita è intitolato “Contrasto all’Italian sounding e incentivi al deposito di brevetti e marchi”.

Il Governo ha dunque pensato a incentivi per tutelare l’originalità dei prodotti italiani per i consorzi nazionali: un’agevolazione pari al 50% delle spese sostenute per la tutela legale dei propri prodotti colpiti dall’Italian Sounding. L’agevolazione viene concessa fino a un importo massimo annuale per ogni beneficiario di 30.000 euro. Per far ciò, è stata autorizzata la spesa di 1,5 milioni di euro da quest’anno.

L’art. 32, infine, prevede anche interventi agevolativi in favore delle piccole e medie imprese per la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale, quali brevetti, marchi e disegni.