Benché sfruttati molto poco dalle imprese italiane, i marchi sono uno strumento di marketing molto interessante.
Il marchio serve a registrare, proteggere e difendere una proprietà intellettuale.
In questo caso legata principalmente ad un segno che si desidera non venga utilizzato e riprodotto dalla concorrenza.
In Italia ci sono circa 4,5 milioni di imprese ed ogni anno si effettuano meno di 40.000 registrazioni pari a meno dell’1% della popolazione delle imprese. Dati che, purtroppo, lasciano trasparire una noncuranza (basti pensare che nel 2016 le domande di registrazioni in Cina erano di 3,69 milioni) dell’imprenditoria media per questo tema che, al contrario, nasconde enormi potenzialità.
LA REGISTRAZIONE DI UN MARCHIO NON E’ UN AFFARE DA GRANDE IMPRESA, ANCHE (E SOPRATTUTTO) LE PMI DOVREBBERO SFRUTTARE QUESTA POTENTE OPPORTUNITÀ DI MARKETING.
Spesso l’errore che siamo portati a commettere è pensare che la registrazione di un marchio sia un’attività riservata alle grandi aziende, che hanno enormi capitali da poter investire.
Quello che sfugge, invece, è che la registrazione di un marchio è un concetto di marketing alla portata di tutti, specialmente del piccolo imprenditore che, attraverso il marchio, vuole far emergere al consumatore tutta la qualità del proprio prodotto, offrendo al mercato qualcosa di unico e di diverso da ciò che offrono gli altri.
MANCANZA DI VISIONE STRATEGICA
Quello che in Italia spesso viene meno è quell’attività di marketing strategico, che è alla base di una strategia di sviluppo commerciale. Nel 90% dei clienti che seguiamo, attiviamo una pratica di registrazione di un marchio solo perché è la ovvia conseguenza di un processo che inizia con la identificazione e la creazione di un sistema unico e differenziante. Ci si dimentica che dietro questa scelta dovrebbe esserci l’idea di una strategia commerciale.
Bisogna tenere sempre a mente che: vendere e vendere bene significa essere scelti dal mercato.
Per essere scelti dal mercato, prima di pensare di implementare la squadra di venditori d’assalto (primo focus dell’imprenditore italiano) è necessario partire dal marketing. Affinché l’area sales dell’impresa abbia armi idonee per affrontare le sfide quotidiane che non si vincono a suon di magie e ipnotismi da parte di chi fa vendita ma grazie a contenuti ed argomentazioni che escono da quell’ufficio aziendale che si chiama MARKETING.
Ed i marchi in tal senso vanno proprio in quella direzione.
Qualsiasi sia la dimensione dell’impresa, qualsiasi sia il business in cui opera, creare qualcosa di unico e diverso rispetto a quello che offre la concorrenza deve essere il primo MUST dell’azienda.
IL PROBLEMA DELLA CONFUSIONE TRA MARCHIO E BREVETTO
Un altro problema che spesso riscontriamo, è che l’imprenditore non pensa al marchio come leva di marketing anche perché confonde il marchio con il brevetto.
Pensa che il marchio identifichi “la scoperta” di un processo produttivo innovativo. E pensa quindi alla ricetta che non ha. La verità è che non conosce l’opportunità di marketing che si cela dietro all’utilizzo di un marchio.
IL MARCHIO REGISTRATO È UN ASSET AZIENDALE CHE PUÒ ENTRARE NEGLI ATTIVI DELLO STATO PATRIMONIALE DI UN’IMPRESA.
Altro concetto legato al marketing, è che attraverso un marchio registrato è possibile attivare dei percorsi molto interessanti anche ai fini della pianificazione fiscale ( che si traduce con il pagare meno tasse!). Un’interessante opportunità, che non affrontiamo ora, ma che fa capire l’importanza economica dell’operazione.
CONCLUSIONE
I 40 anni di esperienza in materia di proprietà intellettuale dello Studio Saglietti Bianco ci spingono a pensare che sia giunto il tempo di usare i marchi come strumenti e leve di sviluppo commerciale. Rispetto al resto del mondo viaggiamo a rilento, ma abbiamo in mano tutti gli strumenti per recuperare il terreno perduto.
I nostri consulenti sono a disposizione dei nostri Clienti e di chiunque sia interessato per fornire tutte le informazioni e valutare le azioni consigliabili per la più efficace tutela del nome dell’azienda o i diritti sui marchi.